I corali di Bach – qualche informazione

All’interno della vastissima opera di Bach, esiste un cospicuo numero di armonizzazioni di corali preesistenti. In parole povere, Bach prendeva la melodia dei corali nati dopo la riforma, la assegnava alla voce di soprano e costruiva le altre 3 voci seguendo le sue perfette architetture.

E’ per questo che normalmente nelle informazioni viene indicato anche il nome dell’autore della melodia. In alcuni casi, poi, Bach ne preparava più di una versione. Tra i brani trascritti, “Se tu mi accogli” (scritto da Neumark nel 1640) è stato prodotto in 7 versioni differenti, “Signore dolce volto” (scritto da Hassler nel 1601) addirittura in 10, spesso modificando anche la tonalità di impianto.

Quest’ultimo brano, ad esempio, è stato scritto in La minore, in Si minore, in Re maggiore, in Re minore e in Mi maggiore. Quattro di queste versioni sono state utilizzate all’interno della “Passione secondo Matteo” ed è proprio una di queste varianti che è quella utilizzata normalmente e pertanto risulta anche come base per la trascrizione di Ruaro e per la mia. Per la cronaca si tratta di quella scritta in Mi maggiore (brani 15 e 17 della “Passione”).

Riguardo al testo, le trascrizioni in italiano più note sono “Signore dolce volto”, “O capo insanguinato” e “Gesù pane di vita”. Riporto qui la traduzione dei versi utilizzati nella “Passione”

15

Riconoscimi, mio difensore, mio pastore, accoglimi! Da te, fonte d’ogni bene, ho ricevuto tanti benefici. Il tuo labbro m’ha ristorato con latte e dolce cibo, il tuo spirito m’ha donato tanta gioia celeste

17

Voglio restare qui presso di te; non scacciarmi! Da te non voglio allontanarmi quando ti si spezza il cuore. Quando il tuo cuore si spegnerà nell’ultima agonia, allora ti prenderò fra le mie braccia e nel mio grembo.

44

Rimetti la tua vita e le sofferenze che ti angustiano alla fida cura di colui che regna in cielo. Colui che segna il corso e la vita alle nuvole, all’etere, ai venti, saprà trovare anche la via su cui potrai incamminarti.

54

O capo sanguinante e piagato, straziato e deriso, o capo cinto per scherno da una corona di spine, o capo già fregiato di sommi onori e ornamenti, ed ora tanto oltraggiato, a te rivolgo il mio saluto! Tu, mirabile volto, davanti al quale provano sgomento e timore tutti i grandi di questo mondo, sei fatto segno dei loro sputi; come sei impallidito! Chi ha esecrabilmente offuscato il fulgore del tuo viso, che nessuna luce può mai eguagliare?

62

Quando giungerà l’ora della mia dipartita, non dipartirti da me, quando la morte mi colpirà, vieni allora a me! Quando il mio cuore sarà profondamente turbato, strappami dalle angosce in virtù delle angosce e pene da te sofferte!